A SEGUIRE IL TESTO DELLA PETIZIONE POPOLARE IN CUI SI CHIEDE LA RESTITUZIONE DELLA EX-SCUOLA AL POPOLO DI PESCOMAGGIORE. L’EDIFICIO, CON UN INTERVENTO DI POCO DISPENDIOSO, ANCHE AUTOFINANZIATO E IN AUTORICOSTRUZIONE, CON ZERO CONSUMO DI SUOLO E INUTILI MOLTIPLICAZIONI DI METRI CUBI IN CEMENTO O CARTONGESSO, PUO’ E DEVE DIVENTARE UN INDISPENSABILE LUOGO AUTOGESTITO DI AGGREGAZIONE, DI INCONTRO, DI PROPULSIONE DI UN PROCESSO DI RICOSTRUZIONE POST-SISMICA, QUI A PESCOMAGGIORE, COME NEL RESTO DEL CRATERE ANCORA DRAMMATICAMENTE FERMA E A VENIRE.
Oggetto: edificio ex-scuola elementare frazione di Pescomaggiore del Comune di L’Aquila – petizione per la restituzione al Popolo di Pescomaggiore (artt. 7 e 8 Statuto Comunale)
I sottoscritti componenti del Popolo di Pescomaggiore ed abitanti della sua Terra, siccome residenti anagrafici, possessori di abitazione o utilizzatori di manufatti provvisori post-sismici, riuniti nel tradizionale pranzo di S. Martino
premesso
che l’edificio in oggetto è stato realizzato negli anni cinquanta del secolo scorso sul demanio collettivo civico di Pescomaggiore senza procedere a mutamento di destinazione del suolo dall’uso collettivo;
che, pertanto, il detto edificio è acceduto al suolo demaniale civico entrando a far parte dei beni in proprietà collettiva di uso civico del Popolo della frazione di Pescomaggiore;
che cessato l’utilizzo scolastico l’edifico ha continuato ad essere utilizzato dal Popolo di Pescomaggiore di comune consenso per le proprie necessità;
che nel 2008 il Comune di L’Aquila ha concesso in comodato l’edificio e l’area pertinenziale alla Provincia dell’Aquila per la realizzazione del progetto “@lbergo diffuso”finanziato con fondi dell’Unione Europea nell’ambito dell’Azione 3.2.2 del Documento unico di programmazione (Docup Abruzzo 2000- 2006);
che tale concessione di dubbia legalità ha sottratto l’edificio all’uso collettivo ed alle esigenze del Popolo di Pescomaggiore;
che alla data odierna l’intervento è stato di fatto solo avviato, con la realizzazione nell’area pertinenziale di un gabbiotto in blocchetti di poreton che avrebbe dovuto accogliere un totem informatico, e mai concluso;
che per quanto consta da notizie informalmente assunte il progetto “@lbergo diffuso” deve ritenersi concluso e già rendicontato all’Unione Europea;
che in particolare nessun intervento è stato posto in essere sull’edificio che versa nel medesimo stato in cui era prima del 2008;
che l’edificio non è stato danneggiato dall’evento sismico del 6 aprile 2009;
che, invece, paiono opportuni per la sua vetustà, dei modesti interventi di ordinaria manutenzione (sistemazione del tetto, rifacimento degli infissi) che possono realizzarsi direttamente dal Popolo di Pescomaggiore;
che gli scriventi ritengono necessaria la permanente restituzione dell’edificio in oggetto all’uso collettivo del Popolo di Pescomaggiore, anche al fine di agevolare la ricostruzione fisica, economica e sociale dell’abitato e della comunità dopo i drammatici eventi dell’aprile 2009;
che è pendente dinanzi al T.A.R. Abruzzo R.G. 113/2009 ricorso avverso il diniego della Regione Abruzzo all’indizione delle elezioni per il Comitato di Amministrazione Separata e che nulla osta dal Comune di L’Aquila rispetto alla ricostituzione dell’amministrazione separata in autogestione;
CHIEDONO
l’adozione sollecita di tutti gli atti necessari per la formale restituzione al Popolo di Pescomaggiore dell’edificio e delle sue pertinenze dichiarandosi disponibili ad un incontro per individuare al fine il migliore percorso amministrativo.
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